Gennaio25
Promozione umana, cioè?
Niente paura. Non si tratta di un abracadabra del cattolichese più sofisticato. Mi si scusi il giro di parole. Ma se evangelizzare è rendere presente nel mondo il regno di Dio, allora occorre ricordare che è proprio nel mondo che il regno di Dio deve essere reso concretamente presente. In altri termini: la fede non è un affare privato, del tutto irrilevante in ambito sociale e politico. Ovvio: il cristiano sa che tra realtà terrene e quelle eterne non si dà confusione, ma neanche separazione. Ancora, ovvio: Dio vuole anzitutto cambiare il cuore dell’uomo, ma a partire dal cuore vuole rinnovare la società. È il liberatore degli oppressi: protegge i poveri, gli stranieri, gli orfani e le vedove. Chiede ai credenti di non separare la pratica religiosa dall’impegno sociale. “Non è piuttosto questo – si legge nel rotolo del profeta Isaia – il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo?”.
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Ottobre10
Lo spirito della Missione sempre più al centro della vita
Il 22 ottobre di due anni fa Papa Francesco annunciò la decisione di celebrare nell’Ottobre 2019 il mese missionario “straordinario“, in occasione del centesimo anniversario della Lettera apostolica Maximum Illud di Papa Benedetto XV.
Guardando alle condizioni oggi del mondo e della Chiesa, si tratta di un documento di grande attualità, come ebbe a sottolineare lo stesso Santo Padre promuovendo questo appuntamento: “La lettera apostolica Maximum Illud aveva esortato, con spirito profetico e franchezza evangelica, ad uscire dai confini delle nazioni, per testimoniare la volontà salvifica di Dio attraverso la missione universale della Chiesa. L’approssimarsi del suo centenario sia di stimolo a superare la tentazione ricorrente che si nasconde dietro ad ogni introversione ecclesiale, ad ogni chiusura autoreferenziale nei propri confini sicuri, ad ogni forma di pessimismo pastorale, ad ogni sterile nostalgia del passato, per aprirci invece alla novità gioiosa del Vangelo…”.
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Gennaio18
Per il 2019 la scuola di missiologia ha come titolo Costruiamo ponti e non muri. Gli incontri sono promossi da Missio Rimini, con la collaborazione di Migrantes, Campo Lavoro Missionario, Uffici Diocesani, Associazioni e altre realtà della società civile e religiosa, e inizieranno lunedì 11 febbraio con la relazione L’economia italiana nell’era della globalizzazione della Prof.ssa Vera Negri del Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Bologna.
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Novembre20
25 anni di Missione in Albania
In questo numero speciale del Ponte Missioni si parla della missione diocesana in Albania, che da 25 anni lavora nei territori di Kuçova, Berat e Uznova con l’impegno costante, afferma il nostro Vescovo Francesco, di «far rifiorire la fede e la comunità cristiana».
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Gennaio26
Per il 2018 la scuola di missiologia ha come titolo I martedì del mondo: chiudiamo la forbice dalle disuguaglianze al bene comune. Gli incontri sono promossi da Missio Rimini, con la collaborazione di Caritas – Migrantes, Progetto Culturale, APG23, Campo Lavoro Missionario, e inizieranno martedì 30 gennaio con la relazione Le disuguaglianze nel mondo attuale di Francesco Gesualdi, coordinatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo.
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